Combattere le malattie modificando il DNA umano? A breve sarà realtà!

Modificare le singole lettere del DNA per curare malattie come la fibrosi cistica, il Parkinson la cecità di origine genetica e molto altro… Scienza o fantascienza? Quella che fino a pochissimi anni fa sarebbe stata considerata una follia, oggi sembra essere una realtà.

Di cosa si tratta

Messe a punto da due team indipendenti di scienziati dell’Università di Harvard e del Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Cambridge (Usa), si tratta di due tecniche di editing genetico che promettono di curare moltissime malattie. Pubblicati sulle riviste Nature e Science, i due nuovi metodi consentono di modificare le singole lettere del DNA e sono un’evoluzione della tecnica CRISPR, che taglia e incolla il DNA umano permettendo di correggere errori genetici.

Dalle forbici che “tagliano” alla matita che “corregge”

Sono passati solo 5 anni da quando è stata messa a punto la tecnica CRISPR e la ricerca scientifica ha già fatto altri passi da gigante, superando se stessa. La differenza rispetto al passato sta nel fatto che la tecnica CRISPR interviene sulla doppia elica tagliando (come delle forbici) e incollando intere sezioni, mentre le nuove tecniche non tagliano ma utilizzano enzimi per modificare le singole lettere, correggendole come con una matita, senza alterare quelle circostanti.
Nel campo dell’editing genetico si tratta di una vera rivoluzione poiché molte malattie genetiche dipendono dalla posizione sbagliata di una singola “lettera”.

Il futuro di molte malattie potrebbe essere decisamente roseo

Le prospettive terapeutiche sono potenzialmente enormi e potrebbero cambiare radicalmente il trattamento di diverse malattie come la cecità di origine genetica, i disturbi metabolici, la malattia di Parkinson, la fibrosi cistica e molte altre patologie.
Fonti:
https://www.nature.com/nature/journal/vaap/ncurrent/full/nature24644.html
http://science.sciencemag.org/content/early/2017/10/24/science.aaq0180
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=55197