Lo stato sociale dell’ascoltatore altera il tono di voce di chi parla

Secondo i ricercatori dell’Università di Sterling, il tono di voce di chi parla potrebbe cambiare in base all’importanza (percepita) delle persone con cui si conversa.
Stando al recente studio di psicologia condotto dall’Università di Stirling e pubblicato sulla rivista Plos One, gli individui tendono a cambiare il tono della voce a seconda degli interlocutori con cui parlano e ad utilizzare un’intonazione alta e acuta se pensano che la persona sia importante.

La ricerca

Per dimostrare la tesi, gli psicologi hanno intervistato 48 studenti universitari di entrambi i sessi simulando un’intervista lavorativa via internet. Ogni studente è stato sottoposto a 3 colloqui da parte di altrettanti ipotetici datori di lavoro con caratteristiche diverse: prestigioso, dominante e neutrale.Dall’analisi delle interviste si è notato che gli studenti, quando parlavano con gli interlocutori ritenuti più dominanti o prestigiosi, tendevano ad utilizzare un tono di voce più alto.
I risultati indicano, in generale, che quando le persone pensano di parlare con un individuo più importante, tendono ad assumere un tono di voce più alto e acuto che, secondo gli esperti, potrebbe essere letto come segno di sottomissione.
Al contrario, si è scoperto che i partecipanti che si percepivano come dominanti tendevano a non cambiare tono di voce, utilizzando invece un tono più basso in presenza di una persona percepita con uno status alto. Mentre gli individui che si auto valutavano di prestigio, tendenzialmente non cambiavano l’intonazione della voce a prescindere dalla persona con cui stavano parlando.
Per gli autori della ricerca, nel complesso, i risultati suggeriscono che le persone adattano i loro parametri vocali in base allo stato sociale percepito dell’ascoltatore e al proprio stato di percezione sociale.
Fonte
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0179407