Meeting di Rimini 2022: cosa significa creare un’impresa in ambito sanitario

Che cosa muove le persone a creare un’impresa in ambito sanitario? È questa la domanda principale sulla quale si sono interrogati il 25 agosto 2022 i partecipanti al convegno “Fare impresa nell’ambito sanitario” durante la giornata conclusiva del Meeting di Rimini, da più di 40 anni un punto di incontro fondamentale per le realtà interessante a fornire un contributo umanitario nei modi più diversi.

L’incontro ha visto come moderatore l’Amministratore Delegato di DOC Generici Riccardo Zagaria, che ha definito questo evento come “un’occasione importante per condividere temi legati alla salute” e ha aggiunto che “fare impresa in questo settore per noi che da 25 anni siamo specializzati nel farmaco generico è sinonimo di sostenibilità, impegno sociale e accesso universale alle cure”. Ad accompagnarlo sul palco durante la tavola rotonda il presidente del Banco Farmaceutico Sergio Daniotti, il fondatore e presidente di Diatech Pharmacogenetics Fabio Biondi e Luc Zongo, sacerdote camilliano e gestore di una struttura ospedaliera che conta 200 posti letto in Burkina Faso. Tutte realtà che mettono al centro la volontà di rispondere al bisogno di salute delle persone comuni in maniera accessibile, sostenibile e al passo coi tempi.

Attraverso il racconto diretto di questi protagonisti si è discusso, come ha sottolineato Riccardo Zagaria, di “cosa muove degli uomini a fare un’impresa, a intraprendere e a creare qualcosa in un ambito sanitario” e di come ragionare su soluzioni e proposte stimolanti con uno sguardo volto in maniera concreta sul presente e sul futuro del campo.

Per creare un’impresa in ambito sanitario “servono elevate professionalità, la capacità di innovazione e adattamento e le stesse professionalità che si adoperano dentro un’azienda farmaceutica” racconta Sergio Daniotti che con il suo Banco Farmaceutico può contare sul sostegno di oltre 1800 realtà in costante contatto con chi non può permettersi le cure necessarie: a questo proposito ha ricordato l’importanza di contribuire come donatori e volontari alla Giornata della Raccolta del Farmaco, che dal 2000 ad oggi ha registrato quasi 20 milioni di € di farmaci donati ed è il cuore pulsante del Banco stesso.

Ed occorre anche una grande dose di responsabilità, come ricorda Fabio Biondi che con la sua Diatech Pharmacogenetics si muove per lavorare su una cura oncologica che sia poco invasiva, economica e a disposizione di tutti. Quest’ultimo è un concetto molto caro anche a Don Luc Zongo che nel 2021 ha visto muovere i primi passi della sua Cami-Pharm, realtà del Burkina Faso che insegue il desiderio di produrre farmaci in loco abbattendo così i costi di trasporto con l’obiettivo di coprire il 30% del mercato domestico del Paese.

“Fare impresa nell’ambito sanitario” ha acceso i riflettori sulle storie di persone impegnate ogni giorno nel dare il loro contributo ad una crescita dell’ambito sanitario e che basano il proprio operato anche sul continuo confronto tra le parti in gioco. Un concetto fondamentale quello del dialogo che si genera in queste esperienze e proprio per questo ribadito in chiusura da Riccardo Zagaria che dà appuntamento al prossimo anno con la consapevolezza di essere “cresciuti e vogliosi di ributtarsi nella realtà del quotidiano con con una marcia in più.”