Alcol, aumenta il consumo fuori pasto. “Binge drinking” in continua crescita

Capodanno è alle porte. Un vero incubo per molti genitori che aspetteranno i figli a casa sapendo che il binge drinking è diventato un’abitudine, soprattutto tra i più giovani. Con tutti i pericoli che comporta. I dati, infatti, sono preoccupanti. Ecco cosa emerge dalla ‘Relazione del ministro della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati’.

Il problema è serio

Tra i giovani e i giovanissimi, in particolare, continua a crescere il binge drinking, ovvero l’assunzione di molto alcol fuori dei pasti e in un arco di tempo decisamente breve. Tra i giovani questa sembrerebbe rappresentare l’abitudine più diffusa e consolidata del modo di bere. Non più quindi ai pasti, come accompagnamento ad una buona cena con gli amici, ma bere per “sballarsi”. Quindi bere tanto, in poco tempo, a stomaco vuoto. Per perdere controllo e freni inibitori. Nel 2015 il fenomeno riguardava il 15,6% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età, nel 2016 già il 17%. E il fenomeno non accenna a diminuire.

Non solo giovani e giovanissimi

Più in generale i soggetti a rischio bevono troppo spesso alcol e lo bevono fuori pasto. Non più principalmente vino e birra, ma aperitivi, amari e superalcolici. In Italia sono 8,6 milioni i consumatori a rischio, e tra questi ci sono ben 800 mila minorenni e 2,7 milioni di over 65.
È questo il quadro che emerge dalla ‘Relazione del ministro della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi correlati’, trasmessa al Parlamento.

Chi è più a rischio?

Degli 8,6 milioni di consumatori a rischio per patologie e problematiche correlate all’alcol, ben 6 milioni sono uomini. Ma a preoccupare sono in particolare i “giovani anziani” tra i 65-75 anni e i minori, ovvero i 16-17enni, che di bevande alcoliche non dovrebbero proprio consumarne.
 
Fonte: https://www.issalute.it/index.php/notizie/890-alcol-8-6-mln-italiani-a-rischio-tra-cui-800mila-minori