SCOLIOSI

Introduzione

La scoliosi è un dismorfismo della colonna vertebrale che comporta una deviazione laterale con rotazione e deformazione permanente del rachide, il quale perde, visto frontalmente, la sua forma rettilinea, presentando delle curve sul piano frontale. Tale deformazione si ripercuote anche sul piano sagittale della colonna, cioè sulle curve – lordosi e cifosi. La scoliosi non è un paramorfismo in quanto non è autocorreggibile; comporta inoltre una torsione vertebrale (rotazione) causa di gibbo, cioè un’asimmetria del profilo del tronco.

Cause

Le cause che possono far insorgere la scoliosi possono essere così suddivise:

  • malattie del sistema nervoso (cerebropatie perinatali, poliomelite, etc)
  • malattie neuromuscolari (distrofia di Duchenne, Atrofia Muscolare Spianale, etc)
  • alterazioni congenite vertebrali (anomalie nella formazione e/o differenziazione vertebrale)
  • alterazioni congenite del tessuto connettivo (Malattia di Ehlers Danlos,etc)
  • idiopatiche (la maggior parte 75%-85%) da causa non nota

Epidemiologia

La scoliosi idiopatica è presente in circa l’1 – 3% dei soggetti nella popolazione a rischio, compresa tra i 10 e i 16 anni. Il sesso femminile è maggiormente colpito nel rapporto di circa 5:1 rispetto a quello maschile. La deformità riguarda più frequentemente le fasce di popolazione infantile-adolescenziale (verso i 9-11 anni) e si accentua sino al termine della maturazione ossea.

Segni e sintomi

La presenza delle vertebre ruotate sul loro asse verticale è evidenziabile ponendo il paziente a tronco flesso in avanti di 90°, a mani unite ed a braccia distese verso il basso; la presenza della rotazione vertebrale porta a due evidenze cliniche:

  • sul tratto toracico la presenza del gibbo, cioè una protuberanza costale (dal lato della convessità della curva che risulta essere il lato di rotazione delle vertebre);
  • sul tratto lombare l’innalzamento del piano di appoggio dei muscoli paravertebrali lombari, che appaiono così sopraelevati rispetto ai controlaterali.

L’entità dell’asimmetria del profilo toracico e lombare è proporzionale all’entità della curva: cioè maggiore è l’asimmetria del profilo, maggiore sarà la deviazione radiograficamente considerata e più grave sarà la scoliosi.

Altri segni, in presenza di scoliosi sono:

  • asimmetria delle spalle e delle scapole;
  • asimmetria dei triangoli della taglia (spazi laterali delimitati dal profilo delle braccia stese lungo il fianco e dal profilo del fianco)

Diagnosi

L’esame radiografico risulta indispensabile per lo specialista, al fine di studiare tutte le componenti della deformità scoliotica: l’entità della curva, la rotazione vertebrale, le variazioni dell’assetto sagittale, nonché lo stadio raggiunto dell’accrescimento vertebrale (Segno di Risser).

Terapia

Il trattamento della scoliosi si avvale dell’utilizzo di corsetti o di apparecchi gessati che, correggendo la deviazione della colonna, ne consentano l’accrescimento corretto. Il loro utilizzo va protratto sino al termine dell’accrescimento vertebrale. In generale i corsetti ortopedici possono essere “alti” o ”corti”: questi ultimi non comprendono il tratto cervicale del rachide. I corsetti gessati sono riservati alla correzione di deformità più accentuate. L’intervento chirurgico prevede l’inserimento, sul tratto di colonna vertebrale interessata alla correzione della scoliosi, di due barre metalliche parallele, poste posteriormente e vincolate alla colonna tramite uncini e/o viti; con questo sistema è possibile evitare lunghi periodi di immobilizzazione in apparecchi gessati.