MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO

Introduzione

La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è una malattia cronica provocata dal reflusso del contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago (l’organo tubolare che collega la gola con lo stomaco) e provoca sintomi fastidiosi o complicanze a carico dell’esofago o di altri organi. La causa dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo è un difetto dello sfintere esofageo inferiore (un anello muscolare che impedisce la risalita del succo gastrico dallo stomaco all’esofago.

Eziologia

Tre sono i principali meccanismi di incontinenza della giunzione esofago-gastrica: un transitorio rilassamento dello sfintere esofageo inferiore (indotto dalla distensione gastrica tramite un riflesso nervoso), un ipotono dello sfintere esofageo inferiore o una alterazione anatomica della giunzione esofago-gastrica inclusa l’ernia iatale. Transitori rilassamenti dello sfintere esofageo inferiore sarebbero responsabili di circa il 90% dei reflussi nei soggetti normali e nei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo senza ernia iatale.

Un certo grado di reflusso gastroesofageo, fisiologicamente connesso con il meccanismo di eruttazione (transitorio rilassamento dello sfintere esofageo inferiore), è normale.

Segni e sintomi

I sintomi tipici della malattia da reflusso gastroesofageo sono il bruciore di stomaco e il rigurgito, un poco meno comuni sono la disfagia (sensazione di difficoltà nella deglutizione) e il dolore toracico. In presenza di questi sintomi bisogna rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e l’adozione di un’appropriata terapia medica finalizzata al controllo dei sintomi, alla guarigione delle lesioni della mucosa e al miglioramento della qualità della vita.

Diagnosi

Una diagnosi presuntiva di malattia da reflusso gastroesofageo può essere stabilita in presenza di un quadro di sintomi tipici consistenti in bruciore di stomaco e rigurgito. La terapia empirica con un farmaco inibitore di pompa protonica è un approccio ragionevole per confermare la diagnosi quando la malattia da reflusso gastroesofageo è sospettata in pazienti con sintomi tipici.

Se è presente dolore toracico prima di iniziare la terapia è obbligatorio che ne venga esclusa  l’origine cardiaca. Analogamente, in presenza di disfagia è raccomandabile procedere sollecitamente ad accertamenti diagnostici finalizzati a escludere altre possibili cause.

Fattori di rischio

I fattori che tendono ad aggravare il reflusso, indipendentemente dal meccanismo che ne è all’origine, sono l’obesità addominale, la gravidanza, gli stati di ipersecrezione gastrica, il ritardato svuotamento gastrico, e le alterazioni della peristalsi esofagea.

Per chi è affetto da malattia da reflusso gastroesofageo ed è in sovrappeso o ha avuto di recente un aumento di peso è raccomandata la riduzione di peso perché molti studi hanno evidenziato che la perdita di peso determina spesso il miglioramento dei sintomi.

Se i sintomi della malattia si manifestano di notte l’elevazione della testa del letto induce frequentemente il miglioramento dei sintomi mentre il consumare i pasti almeno 2 o 3 ore prima di coricarsi migliora i sintomi di acidità gastrica, ma non i sintomi notturni.

Prevenzione

In passato veniva spesso raccomandato ai pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo di astenersi dall’assunzione di caffè, caffeina, cioccolato, cibi piccanti, agrumi, bevande gassate, cibi ricchi di grassi, o menta. Non esistono però studi che abbiano dimostrato un miglioramento clinico dei sintomi o delle complicanze della malattia da reflusso gastroesofageo associato alla cessazione del consumo degli alimenti citati sopra. Pertanto l’eliminazione di routine di questi alimenti non è raccomandata nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo. La selettiva cessazione del consumo di uno o più alimenti può essere considerata se si osserva una correlazione tra l’assunzione di uno o più alimenti con i sintomi della malattia e il miglioramento di questi ultimi cessandone l’assunzione.

La cessazione del fumo di tabacco pur se positiva e auspicabile per moltissime ragioni non ha effetti sui sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo.

Complicanze

Le possibili complicazioni della malattia da reflusso gastroesofageo comprendono l’esofagite erosiva, la stenosi (restringimento) dell’esofago e l’esofago di Barrett. L’esofagite si verifica quando il reflusso dallo stomaco di acido gastrico e di pepsina causano necrosi della mucosa esofagea che provoca erosioni e ulcere.