DIABETE MELLITO

Introduzione

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da un aumento degli zuccheri (glucosio) presenti nel sangue, (iperglicemia). Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina, l’ormone secreto dal pancreas allo scopo di utilizzare gli zuccheri e trasformarli in energia, oppure dalla combinazione di ridotta produzione di insulina e ridotta capacità dell’organismo di utilizzarla (resistenza dei tessuti periferici all’insulina).
L’iperglicemia, se non corretta con terapie adeguate, porta alle complicanze croniche della malattia con danni a carico di organi importanti quali reni, cuore, occhi, cervello.

Tipi di diabete

La Società Italiana di Diabetologia (SID) in accordo con quanto suggerito dall’ Associazione Americana per il diabete (ADA) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) propone questa classificazione:
Diabete di tipo 1: questa forma di diabete non è molto frequente, 1 caso ogni 1000 abitanti, ha un’insorgenza improvvisa e generalmente si manifesta durante l’infanzia o l’adolescenza, ma può insorgere a tutte le età. In questa forma si assiste alla distruzione delle cellule beta del pancreas deputate alla produzione di insulina. Le persone con diabete di tipo 1 possono vivere solo grazie alla somministrazione di insulina .
Diabete di tipo 2 è circa 10 volte più frequente del diabete di tipo 1. In questa forma di diabete vi è un deficit di secrezione di insulina, associata ad una resistenza dei tessuti periferici all’azione dell’ormone. Generalmente, il diabete di tipo 2 si sviluppa per lo più dopo i 40 anni, in persone con una storia familiare di diabete, sedentarie, con sovrappeso ed obesità.
Tuttavia, questo tipo di diabete negli ultimi tempi sta assumendo molta importanza anche nella popolazione pediatrica, in ragione delle condizioni predisponenti, quali sovrappeso ed obesità. Diabete gestazionale è una forma di diabete che viene diagnosticato durante la gravidanza. Tutte le donne gravide devono eseguire, tra la 24.ma e 28.ma settimana di gravidanza, un carico orale di glucosio per l’individuazione di tale condizione. Nella maggioranza dei casi il D.G. scompare dopo il parto
Altre forme di diabete: esistono casi in cui il diabete è secondario ad interventi chirurgici, o all’uso di alcuni farmaci. Oppure il MODY, un diabete dovuto ad un difetto genetico della funzione delle cellule beta. Alterata omeostasi glicemica: stato intermedio tra omeostasi glicemica normale e diabete. Fattore di rischio per diabete e malattie cardiovascolari.
alterata Glicemia a Digiuno (IFG: Impaired Fasting Glucose) Glicemia a digiuno superiore alla norma, ma non patologica;
alterata Tolleranza al Glucosio (IGT: Impaired Glucose Tolerance) Glicemia superiore alla norma, ma non patologica, a seguito della somministrazioni di 75grammi di glucosio.

Sintomi

Le persone con diabete non diagnosticato spesso hanno uno o più di questi sintomi:
– poliuria (necessità di urinare frequentemente) e/o nicturia (necessità di alzarsi di notte per urinare);
– polidipsia (sete intensa con la necessità di bere di frequente);
– polifagia (aumento dell’appetito e dell’assunzione degli alimenti)
– calo ponderale (perdita di peso);
In alcuni casi, non ci sono sintomi evidenti perché la glicemia aumenta in modo lento e graduale; questo accade soprattutto nel diabete di tipo 2, diagnosticato casualmente nel corso degli esami di laboratorio. Il diabete, in questo caso, si instaura lentamente e subdolamente, rendendosi manifesto come complicanza della malattia stessa.

Complicanze del diabete

– Aterosclerosi, cioè un ispessimento e indurimento della parete arteriosa caratterizzato dalla deposizione di lipidi. Per questo motivo i diabetici sono a rischio per coronaropatie, disturbi ischemici cerebrali, insufficienza arteriosa degli arti.
– Retinopatia diabetica, che può portare alla cecità. Si verifica ‘un ispessimento’ dei vasi sanguigni più piccoli nella parte posteriore dell’occhio ostruendoli e portando un’opacizzazione del corpo vitreo.
– Nefropatia diabetica, alterazione dei capillari a carico dei reni, con compromissione della funzione di filtro e il passaggio di proteine, che dovrebbero rimanere all’interno del corpo, nell’urina.
– Neuropatia diabetica, sofferenza del sistema nervoso periferico che si manifesta con crampi, disturbi della sensibilità, e disfunzioni sessuali.
– Ulcera diabetica; i pazienti diabetici possono presentare con una certa facilità ulcere a carico degli arti inferiori dovute spesso a traumatismo, che però presentano difficoltà alla guarigione.
– Aumentate infezioni, ad esempio cistiti, vaginiti ecc.

Diagnosi

Per la diagnosi di diabete, il vostro medico, si avvale principalmente di due esami ematici :
glicemia a digiuno ed eventualmente l’esecuzione di un carico orale di glucosio (OGTT Oral Glucose Tolerance test).
La glicemia normale, dopo 8 ore di digiuno deve essere inferiore a 110 mg/dl. Una glicemia eguale o superiore a 126 mg/dl permette di diagnosticare il diabete. Glicemie comprese fra 110 e 126 mg/dl contraddistinguono una condizione definita come ‘alterata glicemia a digiuno’.
Il carico orale di glucosio OGTT consiste nell’assunzione a digiuno di 75 g di glucosio e nella misurazione della glicemia dopo 2 ore, In condizioni normali, la glicemia due ore dopo il carico deve essere inferiore a 140 mg/dl. Valori eguali o superiori a 200 mg/dl fanno porre la diagnosi di diabete, mentre valori intermedi fra 140 e 199 mg/dl indicano una condizione nota come ‘alterata tolleranza al glucosio’.
Sia l”anomala glicemia a digiuno’ sia l”intolleranza al glucosio’ potrebbero essere considerate condizioni di pre-diabete, perché entrambe predispongono, se non corrette da una adeguata terapia, alla insorgenza di diabete e delle complicanze aterosclerotiche cardiovascolari.
DIGIUNO
CASUALE
OGTT 2h
Normale
< 110 mg/dl
<140 mg/dl
Diabete
>=126 mg/dl
>=200mg/dl
con sintomi
>=200mg/dl
Alterata omeostasi glicemica
Alterata glicemia a digiuno (IFG)
>=110mg<126mg/dl
Alterata intolleranza al glucosio (IGT)
>=140mg/dl<200mg/dl

Terapia

Il medico prescriverà la terapia a seconda del quadro clinico del paziente. Lo scopo sarà quello di mantenere i livelli glicemici sotto controllo.
I pazienti diabetici che non producono insulina, (diabete di tipo 1) devono assumere l’insulina e modificare la propria dieta. L’insulina è somministrata con iniezioni sottocutanee o con micropompe.
I pazienti diabetici di tipo 2 riusciranno a tenere sotto controllo la malattia attenendosi alla dieta, incrementando l’ esercizio fisico ed eventualmente, utilizzando ipoglicemizzanti orali. In alcuni pazienti potrà essere prescritta la terapia insulinica.

Prevenzione

Il miglior modo per prevenire la disfunzione erettile è condurre uno stile di vita sano cercando di tenere ben controllate le malattie che possono favorirla come il diabete, l’ipertensione arteriosa e l’obesità. Quindi per prevenzione sarà utile:
– mantenere un peso forma
-svolgere un’attività fisica regolare (specialmente aerobica)
– ridurre lo stress
– non fumare, limitare l’uso dell’alcool e non utilizzare droghe
– adottare una dieta ricca di antiossidanti: frutta e verdura freschi, cereali, noci, privilegiando il pesce e le carni magre rispetto ad alimenti ricchi di grassi animali come gli insaccati, il formaggio, il burro.