Mete delle vacanze: i consigli per una scelta consapevole

Chi ha problemi di salute dovrebbe informarsi e valutare con cura la destinazione per le vacanze in modo da scegliere dei luoghi che, per le condizioni climatiche e l’altitudine, possano essere di giovamento per la sua salute o almeno non determinare un peggioramento dei disturbi di cui soffre. Per evitare di correre rischi inutili, nelle scelte sarà opportuno tener conto delle condizioni generali di salute e dell’età (non solo nostre ma anche di chi verrà in vacanza con noi) e in caso di dubbio chiedere consiglio al proprio medico. Ecco, quindi, i consigli sulle mete delle vacanze estive a seconda di eventuali patologie.

1. Se la pressione è alta

Coloro che hanno la pressione arteriosa elevata possono recarsi ovunque a condizione di controllare la pressione anche in vacanza e di evitare le altitudini eccessive e le temperature estremamente elevate o troppo rigide. Chi è affetto da ipertensione arteriosa dovrebbe sapere che con l’altitudine elevata la pressione arteriosa aumenta con una marcata variabilità interindividuale e che la vasodilatazione, che si verifica con le alte temperature, fa diminuire la pressione e in alcuni casi potrebbe rendere necessaria una riduzione delle dosi dei farmaci antipertensivi. I pazienti con ipertensione scarsamente controllata o molto labile dovrebbero monitorare la loro pressione sanguigna in caso di salita ad alta quota e disporre di istruzioni del loro medico su come modificare la loro terapia nel caso in cui si verificassero marcati o sintomatici aumenti della pressione sanguigna.

2. In caso di malattie cardiache

Le persone affette da malattie cardiache che scelgono di trascorrere le vacanze in montagna dovrebbero evitare le località poste a quote elevate e preferire quelle poste ad altezze non superiori ai 1.000-1.500 metri. La progressiva riduzione del contenuto di ossigeno dell’aria, che si verifica con l’aumentare dell’altitudine, può causare dispnea (mancanza di respiro) o angina. I soggetti cardiopatici dovrebbero inoltre evitare di recarsi in paesi in cui ci sono temperature estreme, molto calde o molto fredde, perché queste possono causare un sovraccarico di lavoro per il cuore. Per i soggetti che soffrono di scompenso cardiaco è raccomandabile evitare le vacanze in montagna e i climi molto caldi o molto freddi. Per questi soggetti, considerato il rischio della possibile insorgenza di uno scompenso acuto, il consiglio è di scegliere una località di vacanza in cui vi sia la possibilità di accedere prontamente a un ospedale.

3. Le malattie polmonari

Le persone con malattie polmonari, dovrebbero evitare di trascorrere le vacanze a quote elevate, come in montagna, perché il ridotto contenuto di ossigeno nell’aria può aumentare le difficoltà respiratorie. Per questi soggetti anche i soggiorni in luoghi dal clima troppo caldo o troppo freddo non sono raccomandabili perché le temperature estreme possono provocare la riacutizzazione dei disturbi respiratori.

4. Asma, da non sottovalutare

Chi è affetto da asma allergico con allergia ai pollini delle graminacee farebbe bene a evitare la montagna, dove le fioriture sono più tardive e i pollini possono essere ancora presenti a luglio e agosto. Al contrario i soggetti con asma allergico agli acari della polvere possono trovare giovamento dal soggiorno sulle nostre montagne al di sopra dei 1.500 metri perché, per la ridotta umidità presente a queste altitudini, gli acari hanno grande difficoltà a sopravvivere. Coloro che soffrono di asma bronchiale allergico o di allergie respiratorie, prima di decidere dove andare in vacanza dovrebbero consultare il medico che li ha in cura.

5. Malattie importanti o gravi

Tutti coloro che soffrono di malattie importanti o gravi come, ad esempio, le coagulopatie, le malattie emolitiche o le malattie cerebrovascolari, dovrebbero evitare le vacanze avventurose in località remote e selvagge ma proprio per questo sprovviste dei presidi sanitari che possono rendersi necessari con urgenza.

6. Vacanze over 75 e dintorni

Quando scelgono dove trascorrere le vacanze, gli anziani, e soprattutto le persone di età superiore ai 75 anni, anche se sani e in buona forma fisica, dovrebbero tener conto della loro età e del loro maggior rischio di aver bisogno di assistenza medica rispetto ai giovani adulti. Per loro il consiglio è di evitare vacanze in località poste a quote elevate o in luoghi remoti o isolati e di preferire località non lontane da un ospedale e dove il clima sia confortevole, né troppo caldo né troppo freddo.

7. Il consiglio in più: precauzioni per viaggiare in aereo

L’aereo è ormai da decenni un mezzo di trasporto di massa e ne viene ormai fatto uso quasi con la stessa naturalezza con cui si prende un autobus. Un viaggio aereo è, però, almeno per certi aspetti, più impegnativo di un viaggio in autobus perché negli aerei la pressurizzazione della cabina passeggeri diminuisce con l’aumento dell’altitudine, e la massima quota di volo corrisponde a un’altitudine di circa 2.400 metri sopra il livello del mare. In pratica l’aria è rarefatta come in alta montagna e questa riduzione della pressione e della concentrazione di ossigeno nell’aria, mentre non causa disturbi nelle persone sane, può comportare gravi problemi in numerose condizioni a tal punto che l’OMS si è preoccupata di predisporre e rendere disponibile un elenco (non completo) di quelle che sono di norma controindicazioni al viaggio in aereo (l’idoneità al viaggio dovrebbe essere decisa caso per caso). In tale elenco, tra gli altri, sono compresi i soggetti che soffrono di angina pectoris o dolore toracico a riposo, infarto miocardico recente, ictus, malattia respiratoria cronica grave, dispnea a riposo, pneumotorace irrisolto, aumento della pressione intracranica a causa di emorragia, trauma o infezione, qualsiasi malattia attiva e trasmissibile, recenti interventi chirurgici o lesioni in cui possono essere presenti aria o gas intrappolati, infezioni dei seni paranasali o dell’orecchio e del naso, in particolare se una tuba di Eustachio è bloccata, anemia falciforme, malattia da decompressione dopo l’immersione. Fra tali controindicazioni rientra anche la gravidanza dopo la 36a settimana (dopo la 32a settimana nel caso delle gravidanze multiple).
Comunque, quando il viaggio aereo è una necessità, spesso anche persone con malattie polmonari severe, con scompenso cardiaco o con angina pectoris severa possono volare in sicurezza grazie ad equipaggiamenti per l’ossigenoterapia (in tale evenienza verificare con ampio anticipo con la compagnia aerea che il loro uso sia consentito a bordo dell’aereo).
 
Nota: Le informazioni riportate in questo testo non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

Bibliografia
NHS. Travelling with a heart condition.
British lung foundation.
WHO. Contraindications to air travel.