Sai leggere un'etichetta alimentare?

Leggere e comprendere le etichette degli alimenti è importante. L’etichetta riporta informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto e fornisce una serie di indicazioni per comprendere come i diversi alimenti concorrano ad una dieta corretta ed equilibrata.
Le confezioni degli alimenti spesso pullulano di scritte giganti, o altre volte minuscole. A volte veritiere, altre un po’ più “romanzate”. Per questo è importante imparare a distinguere quelli che sono gli “strilli pubblicitari” da quello che realmente c’è nel prodotto, a norma di legge.
Ecco a cosa bisogna prestare attenzione:

Ingredienti

  1. Elenco degli ingredienti: è l’elenco di tutte le sostanze impiegate nella produzione. La cosa importante da sapere è che l’elenco non è casuale, ma in ordine decrescente di peso. Ovvero il primo alimento citato sarà quello più presente nel prodotto e l’ultimo quello in minore quantità.
  2. Per legge devono essere evidenziati con carattere diverso rispetto agli altri ingredienti per dimensioni, stile o colore, in modo da permettere di visualizzarne rapidamente la presenza.
  3. Anche i prodotti sfusi devono riportare obbligatoriamente l’indicazione della presenza degli allergeni, anche sui prodotti somministrati nei ristoranti, mense, bar ecc.
  4. Nel caso di presenza generica di “oli vegetali” o “grassi vegetali” ci deve essere un apposito elenco che ne indichi l’origine specifica (es. olio di palma, olio di cocco, grassi idrogenati ecc.)

Sai quali sono gli allergeni?

  • Cereali contenenti glutine: grano, segale, orzo, avena, farro.
  • Crostacei e prodotti a base di crostacei.
  • Uova e prodotti a base di uova.
  • Pesce e prodotti a base di pesce.
  • Arachidi e prodotti a base di arachidi.
  • Soia e prodotti a base di soia.
  • Latte e prodotti a base di latte.
  • Frutta a guscio: mandorle, nocciole, noci, pistacchi ecc.
  • Sedano e prodotti a base di sedano.
  • Senape e prodotti a base di senape.
  • Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo.
  • Anidride solforosa e solfiti.
  • Lupini e prodotti a base di lupini.
  • Molluschi e prodotti a base di molluschi.

Nome del prodotto

Accanto al nome del prodotto deve essere indicato anche lo stato o il trattamento subito. Alcuni esempi? “In polvere”, “ricongelato”, “liofilizzato”, “surgelato”, “concentrato”, “affumicato”. Per quanto riguarda invece i prodotti congelati prima della vendita e decongelati per essere venduti, è obbligatorio riportare, accanto alla denominazione del prodotto, l’indicazione “decongelato”.

Da dove arriva?

È un’informazione importantissima. Il paese di origine e il luogo di provenienza sono obbligatori per molti prodotti come la carne bovina, il pesce, la frutta e la verdura, il miele, l’olio extravergine di oliva, le carni suine, ovine, caprine e avicole, sia fresche che congelate.

Come si conserva?

È questa un’altra informazione obbligatoria per consentire una conservazione ed un uso adeguato e in tutta sicurezza, soprattutto una volta aperto.

Durata del prodotto

Possono esserci due indicazioni, che hanno significato differente:

      1. Data di scadenza
        Se i prodotti sono molto deperibili (es. il latte), la data è preceduta dalla scritta “da consumarsi entro il”, che rappresenta il limite oltre il quale il prodotto non deve più essere consumato.

        Termine minimo di conservazione (TMC)
        Viene utilizzato per tutti quei prodotti che possono essere conservati più a lungo. La scritta riportata sarà “da consumarsi preferibilmente entro il”. Il che significa che, oltre quella data, il prodotto potrebbe vedere alterate alcune caratteristiche organolettiche, ma non sarà pericoloso per la salute.
           
      2. Dichiarazioni nutrizionali
        È obbligatorio riportare i valori per 100gr/100ml o per singola porzione. Le indicazioni obbligatorie sono:
  • Valore energetico.
  • Grassi.
  • Acidi grassi saturi.
  • Carboidrati.
  • Zuccheri.
  • Proteine.
  • Sale.

Fonte: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf