Disturbi compulsivi, cosa sono e cosa è bene sapere

A volte si sottovalutano i segnali oppure le conseguenze. Ma i disturbi compulsivi non sono da prendere sottogamba e, se non curati, possono portare anche a conseguenze estreme. Ma le cure esistono.

Disturbi compulsivi, di cosa si tratta esattamente

I disturbi del controllo degli impulsi sono una condizione psichiatrica caratterizzata dall’incapacità di resistere a un atto o comportamento impulsivo che potrebbe essere dannoso per sé o per gli altri.
I disturbi del controllo degli impulsi più comuni sono:

  • la ludopatia (gioco d’azzardo patologico),
  • l’ipersessualità,
  • il disturbo da alimentazione incontrollata,
  • lo shopping compulsivo.

Quali sono gli elementi caratterizzanti?

I disturbi del controllo degli impulsi sono caratterizzati da comportamenti ripetitivi e da una ridotta inibizione di questi comportamenti.
Criteri importanti per definire questi disturbi includono:
·       l’incapacità di resistere all’impulso di compiere un atto che è dannoso per l’individuo o per gli altri,
·       un crescente senso di eccitazione o tensione prima di commettere o impegnarsi nel comportamento compulsivo,
·       un’esperienza di piacere, gratificazione o riduzione di tensione al momento di iniziare il comportamento compulsivo.

Un esempio: il disturbo da alimentazione incontrollata

Mangiare occasionalmente in quantità eccessiva non significa avere un disturbo da alimentazione incontrollata. Tuttavia, se le abbuffate diventano frequenti e hanno un effetto sulle condizioni di salute fisica e mentale, è opportuno rivolgersi al medico di famiglia che potrà accertare la presenza, o meno, della malattia e, se del caso, consigliare di rivolgersi a uno specialista. Il disturbo da alimentazione incontrollata tende a manifestarsi per la prima volta nei giovani adulti ed è caratterizzato dalla presenza di episodi di abbuffate ricorrenti. Tutti possono essere colpiti dal disturbo e chi ne è affetto avverte il bisogno urgente di consumare enormi quantità di cibo in poco tempo, anche se non è affamato. Le persone affette da questo disturbo nel momento dell’abbuffata non riescono ad avere nessun controllo sul proprio comportamento alimentare, durante le abbuffate mangiano più velocemente del normale, mangiano fino a sentirsi sgradevolmente piene, mangiano da sole, o di nascosto, a causa dell’imbarazzo che provano per la quantità di cibo che mangiano, dopo essersi abbuffate provano sentimenti di colpa, vergogna o disgusto. Il disturbo da alimentazione incontrollata è ritenuto un comportamento volto a fronteggiare sentimenti di infelicità e scarsa autostima. Il disturbo da alimentazione incontrollata può talora svilupparsi a seguito di una dieta rigida, in particolare se si saltano i pasti e si eliminano del tutto alcuni cibi.
Chi avesse il sospetto di essere affetto un disturbo da alimentazione incontrollata deve rivolgersi al proprio medico perché questo disturbo può essere associato ad ansia e depressione, che possono peggiorare nel tempo. Altre possibili conseguenze della malattia sono l’aumento di peso che, talvolta, può condurre all’obesità e l’aumento del rischio di insorgenza di ipercolesterolemia, ipertensione, ictus, infarto, diabete, osteoartrite e di alcuni tipi di cancro. Il disturbo da alimentazione incontrollata è curabile e le principali terapie sono i programmi di auto-aiuto guidati da un terapeuta o messi in pratica da soli, la psicoterapia individuale, come la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia farmacologica.

Quando lo shopping è troppo

Lo shopping (acquisto) compulsivo, è un comportamento di acquisto cronico, eccessivo e ripetitivo che può essere una risposta primaria a eventi o sentimenti negativi o a impulsi incontrollati. Gli oggetti acquistati di solito non vengono mai usati, ma tendono ad essere nascosti o gettati via. Lo shopping compulsivo è considerato una dipendenza comportamentale, con caratteristiche simili al disturbo del gioco d’azzardo patologico e alla dipendenza da Internet. Alcuni individui con disagio interno, come umore depresso, ansia o bassa autostima, dipendono dallo shopping compulsivo per alleviare temporaneamente il loro stato di stress. Ciononostante, invece di migliorare la qualità della vita, a lungo termine, lo shopping compulsivo ha conseguenze negative, come l’accumulo di ingenti debiti, la difficoltà a pagare i debiti, problemi legali e finanziari. Può causare anche sintomi psicologici / disturbi psichiatrici (ad esempio, depressione), conflitti interpersonali e conflitti coniugali. La terapia cognitivo comportamentale ha una certa efficacia nel trattamento dello shopping compulsivo pertanto è importante che i soggetti affetti da shopping compulsivo si rivolgano al loro medico che potrà fornire tutti i consigli necessari per trattare al meglio il loro disturbo.
Le informazioni riportate in questo testo non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.
 
Bibliografia
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